Il Gruppo Astrofili Vicentini ha dedicato il proprio osservatorio astronomico costruito ad Arcugnano all’ing. Giancarlo Beltrame, un concittadino illustre che durante la sua lunga attività di promotore in campo scientifico ha dato un forte sostegno allo studio dell’astronomia ed ha sostenuto fattivamente lo sviluppo della nostra Associazione negli anni, donando il telescopio principale e diverse attrezzature accessorie che sono al centro delle varie proposte del nostro gruppo.

L’osservatorio si sviluppa su due piani, al piano terra si trova la sala riunioni mentre al primo piano si trova la specola. La sala riunioni è la stanza più grande dell’osservatorio e può ospitare fino a 40 persone. La forma della sala è stata studiata in maniera tale da poter usufruire di una grande parete sulla quale si possono proiettare immagini e filmati grazie al proiettore multimediale che l’associazione dispone. Sempre al piano terra, nella stanza che si trova immediatamente sotto la specola, si sta preparando quella che sarà il centro di controllo del telescopio principale.

L’osservatorio in via S. Giustina ad Arcugnano.

La specola

La cupola, posta a copertura della specola, è la parte esterna più caratteristica dell’osservatorio astronomico, con i suoi 4 metri di diametro in acciaio inossidabile è visibile a grande distanza nelle giornate di Sole.

Fondamentalmente la cupola è costituita da due semi-gusci che si aprono durante l’osservazione e che ruotano per portare la finestra libera sulla zona di cielo di interesse. I disegni seguenti mostrano sia la cupola che l’osservatorio in sezione.

Sia l’apertura/chiusura che la rotazione della cupola sono comandate da dei motori monofasi controllati da un quadro elettrico e da una pulsantiera remota posta vicina al basamento del telescopio. È in corso lo studio per rendere possibile il controllo computerizzato della cupola in remoto dalla sala sottostante la specola.

La strumentazione

Lo strumento principale dell’osservatorio è un Ritchey-Chretien con uno specchio di 36 cm di diametro aperto ad f/8 (2880 mm di focale). Lo strumento è stato costruito dalla ditta A&M ed è montato su di una montatura equatoriale a forcella Mathis MI-500F dotata di elettronica astro-physics per il puntamento automatico. Come fuocheggiatore si è optato per il nuovo modello microfocuser da 3.5 pollici, motorizzato elettricamente e comandabile in remoto. Il telescopio é stato istallato alla fine dell’estate 2007.

In parallelo al riflettore principale è montato un rifrattore apocromatico Takahashi TSA-102, anch’esso aperto ad f/8 (focale 816mm) che regala splendide immagini di Luna, pianeti ed oggetti estesi. È inoltre a disposizione dell’associazione un Coronado ASP60 per l’osservazione del del Sole in luce H-alpha.

L’intera struttura dell’Osservatorio è protetta da un allarme antifurto collegato alla centrale delle forze dell’ordine.

Purtroppo la crescita dell’inquinamento luminoso degli ultimi anni, in particolare dovuto alla città di Vicenza posta a nord dell’Osservatorio, limita le potenzialità dello strumento nell’uso visuale anche se lo sviluppo dei CCD astronomici e l’utilizzo di filtri selettivi permette di effettuare riprese profonde degli oggetti celesti.